Il mio incontro con il "Genio Femminile" di Marzia Rabatti

12.12.2014 10:14

Quando Sara Bassot, ideatrice e promotrice di questo progetto, mi invitò a leggere il libro a cui é ispirato (Il viaggio dell'Eroina) comprai subito il libro... e lo misi lì.

Attese diversi mesi prima che gli dedicassi la mia attenzione. Non ero pronta molto probabilmente. Ne ero attratta, ma mille cose mi impedivano di dedicarmi alla lettura, sembrava sapessi che quello che avrei letto mi avrebbe assorbita è trasformata e volessi ancora un po' di tempo.

Mi sono accorta, ripensandoci dopo, che é una modalità che uso spesso quella di procrastinare sulle cose che, le mie antenne sensibili, captano come portatrici di profondi cambiamenti... e prendo tempo. Poi il tempo giusto é arrivato e mi sono buttata nella lettura piuttosto voracemente. Ho finito il libro in pochi giorni e, anche se poi ho avuto bisogno di rileggerlo con calma più volte, ho sentito subito che aveva già iniziato a fare effetto e sono stata molto felice che Sara mi abbia proposto di far parte del team del Genio Femminile.

Questo “ viaggio dell'Eroina”, quando compiuto consapevolmente, porta alla scoperta del nostro Genio. Sì perché ognuno di noi, uomini o donne, di questi viaggi nella vita ne facciamo parecchi ma senza "accorgercene".

Accorgersi é la parola magica per imparare la lezione, per ripartire con il bagaglio adatto all'esperienza. 

Quando é arrivato questo libro ero nel bel mezzo del mio ennesimo viaggio dell'Eroina inconsapevole. Mi stavo separando dopo una relazione di 23 anni e con una bambina di 9. Ero devastata dal senso di fallimento perché, anche se molto arrabbiata con mio marito, sentivo anche la mia parte di responsabilità per non essere riuscita a proteggere la mia relazione. Mi sentivo anche in colpa verso mia figlia per non riuscire a ricucire questo rapporto, ero ferita e delusa ma mi ritenevo anche avanti avendo fatto parecchio lavoro su me stessa e credendomi costretta ad accogliere ed accettare tutto quello che mi capitava.

 Insomma ero proprio nel bel mezzo del capitolo 3 "La strada delle prove". 

Nel mio viaggio dell'Eroina mi sono sentita accompagnata è sostenuta perché tutto quello che provavo era esattamente scritto anche nel libro e, via via che lo leggevo, percepivo la grande forza che stava nascendo in me. Il mio lato maschile era pressoché inesistente e nel mio caso da ricontattare. A differenza di Virna sono sempre stata una bambina dedita ai giochi canonici da femmina, bambole, tegamini, barbie Etc. Mi sono sposata a 22 anni è dedicata alla famiglia pur lavorando. Poi da quando é nata mia figlia ho lasciato il lavoro per fare la mamma a tempo pieno e dedicarmi alla conoscenza di tecniche energetiche per il rilascio emozionale come appunto EFT.

Nella situazione in cui poi mi sono trovata capirete che era indispensabile ritrovare un po' di quel maschile che avevo sapientemente accantonato.

Così il Genio Femminile per me é stato indispensabile proprio per ricontattare e riequilibrare la mia parte maschile. Quella che agisce, decide, progetta e realizza.

Ho potuto constatare di persona come davvero niente é impossibile quando le nostre parti, maschile e femminile, sono in equilibrio.

Il lavoro proposto con il Genio Femminile é a 360 gradi. Ci accompagna a vedere chi siamo adesso, come siamo diventati esattamente così e soprattutto chi siamo veramente

É un viaggio alla scoperta di se stessi.

Quando deciderete di intraprenderlo... preparatevi a grandi sorprese.

 

Sul sito potete trovate tutte le proposte che, insieme o separatamente, mettiamo in calendario.

Un abbraccio

Marzia